sabato 8 dicembre 2012

Cassapanca in ciliegio di inizio '900

Questo mobile, è il tipico arredo da ingresso, con la sua linea semplice ed elegante si colloca a pieno diritto nella produzione genovese del primo novecento. Le parti in vista, sono in legno di ciliegio massello, mentre per il fondo e gli interni è stato scelto l'abete.
Una serie di interventi maldestri lo avevano rovinato pesantemente, inoltre l'immagazzinaggio in un locale esposto alle intemperie ne aveva compromesso finitura,  la verniciatura era ossidata e sporca, ed in alcuni punti il legno era diventato grigio.

La prima operazione quindi è stata la pulitura del legno, che presentava colature di acqua piovana, polvere incrostata, terriccio, tracce di prodotti oleosi, in alcuni punti appiccicosi ed ossidati.
Si è reso quindi necessario lo smontaggio delle parti ed il successivo lavaggio con prodotti sgrassanti; a seguire il legno è stato pagliettato e scartavetrato nei punti ove lo sporco era più insistente.

In questa fase si è deciso di non andare troppo a fondo con la pulitura, lasciando che alcuni segni di usura restassero a testimonianza del vissuto del mobile. Questo anche per contenere i costi dell'intervento.
Durante lo smontaggio si è ritrovato nel vano della cornice, il biglietto da visita lasciato dal costruttore del mobile. Datato luglio 1910.

La fase successiva ha interessato la ricostruzione delle parti mancanti, ovvero i due laterali superiori dello schienale, incautamente tagliati durante un trasloco. Essendo andate perdute le decorazioni originali degli spigoli si è scelto di non replicarle, ma di tamponare il taglio, riprendendo i profili più semplici.
Alcuni pannelli scollati sono stati ricomposti, e tutte le cornici reincollate.

La ribaltina del sedile risultava fessurata, si è quindi reso necessario revisionarne l'incollaggio ed irrobustirla con l'inserimento di due listelli sagomati. Alcune parti (come i braccioli) incollate con silicone, sono state rimosse e nuovamente ricollocate con colla da falegname stesa a caldo.
Terminate tutte le lavorazioni il mobile è stato trattato con antitarlo a pennello e siringa ed impacchettato in teli di polietilene per un mese.

Si è poi eseguita la stuccatura dei fori con pasta di legno e quindi si è stesa una mano di mordente a gommalacca, al fine di accompagnare le parti nuove a quelle originali e scurire leggermente l'essenza per accompagnare il mobile al resto del mobilio esistente in casa del cliente.


La lucidatura finale è stata eseguita a mezza cera, con un blando trattamento ad olio di lino cotto e successiva patinatura a cera d'api.