venerdì 12 luglio 2013

Sedia in faggio e paglia palustre

Questa sedia in faggio, dal modello semplice e lineare, presentava un'impagliatura in cordoncino, abbastanza particolare, ma purtroppo compromessa da alcune rotture e da un diffuso sudiciume dovuto all'età, all'uso e all'immagazzinaggio inadeguato.
La gamba anteriore destra aveva una rottura nell'incastro superiore, che comprometteva la stabilità della sedia. Tutti gli incastri inoltre, risultavano scollati e poco stabili.
 


Il legno era ricoperto da uno strato di muffa grigia con evidenti chiazzature nere, ed il caratteristico odore di 'cantina'.
La prima operazione è stata quella di eliminare l'impagliatura, ripulire il legno dalla muffa mediante lavaggio con detergenti e successiva carteggiatura.








Dopo la ricostruzione del terminale fessurato, e l'eliminazione di alcuni chiodi che fermavano le traversine, tutte le parti sono state trattate con una mano di olio di lino tiepido e liquido antitarlo, lasciando assorbire per alcuni giorni il prodotto.

In seguito si è provveduto al consolidamento degli incastri utilizzando colla da falegname, a cui ha fatto seguito una puntuale morsettatura, al fine di rendere nuovamente stabile la sedia.
Prima di rinnovare l'impagliatura, si è provveduto alla stesura della finitura a mezza cera, con un fondo di gommalacca mordenzata, ripassato con cera d'api. Ciò ha permesso di attenuare alcune macchie di ruggine persistenti e di dare al legno un aspetto 'caldo'.
La nuova impagliatura è stata eseguita con paglia palustre, dissimile all'originale sia come disegno che come qualità.




Questa scelta si è resa necessaria in quanto il tipo di lavorazione e materiale dell'impagliatura originale sarebbero oggigiorno esageratamente onerosi per un pezzo dal modestissimo valore commerciale.